Credito agricolo: “Con Fondo Fei si rischia ulteriore indebitamento delle imprese in difficoltà”.
L’attivazione del Fondo Fei rischia di diventare un pericoloso incentivo all’indebitamento delle imprese agricole.
All’indomani della prima riunione del comitato di investimento per la piattaforma di garanzia “Agri” lanciata in Italia dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), emanazione diretta della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), e alla quale nei mesi scorsi ha aderito la Regione Veneto, con la sottoscrizione del protocollo che dà il via allo strumento finanziario, finalizzato a sostenere il credito agricolo.
Per l’agroindustria e per le aziende agricole è preferibile e molto più utile disporre del contributo a fondo perduto, previsto dal P.S.R. 2014 -2020, a sostegno di specifici programmi di investimento. Gli aiuti, secondo quanto previsto dal PSR, sono destinati ed erogati direttamente all’impresa che realizza investimenti produttivi, mentre secondo le intenzioni della Regione Veneto gli “aiuti” verrebbero destinati alle banche in conto garanzia, a copertura delle eventuali perdite generate in conseguenza del mancato pagamento delle rate di finanziamento erogato alle imprese.
Di fatto la Giunta Zaia ha preferito spostare 15 milioni di euro di contributi a fondo perduto in direzione dei sostegni all’accesso al credito. Più che creare occasioni di sviluppo si incentivano le aziende in condizioni già precarie ad assumersi ulteriori oneri finanziari. Viene davvero da chiedersi quale sia l'utilità di questa operazione: è un sotegno all’agricoltura, o agli istituti di credito?