"AMAMI E NON S-FINIRMI".
La nostra terra ci sta mandando dei segnali: e la politica come reagisce?
Si batte perchè VUOLE disinquinare e non perchè costretta da altri?
Si sforza per contrastare grandi opere che si mangiano ettari di terreno?
Si spende per sostenere quella ricerca che aiuta a stare al passo coi cambiamenti della natura?
Sapete, quando sono entrata per la prima volta in Consiglio ero sorridente ma per nulla spensierata.
Nella mia testa, la consapevolezza della responsabilità, personale ed istituzionale.
Nel mio cuore la "pre-occupazione" di come onorare la solennità di questo compito e superare i tanti ostacoli, senza rinunciare alla mia naturale spinta all'ottimismo, al fare, all'attivarmi!
Molti sono gli argomenti che ho esplorato, studiato e discusso. Molta la tenacia e la determinazione che ho tirato fuori affrontando le discussioni.
Ammetto però che alle volte è sfibrante affrontare argomenti come quello sulla tutela ambientale, del consumo del suolo o della ricerca, comprendendo che, ancora una volta, la politica arranca e alle volte non è la sola!
Non è un lamento sterile, ma la considerazione che fatichiamo a smuoverci per garantire il nostro ambiente e viene prima la comodità, prima viene l'abitudine.
E non solo quelle delle imprese o delle istituzioni, ma anzitutto le nostre!
Fino a che non sentiamo in pericolo la nostra salute, difficilmente si reagisce ad un'ingiustizia che colpisce la nostra aria, la nostra terra, la nostra acqua, fauna e flora...
Anche se a parole ci rendiamo conto della finitezza del nostro mondo e delle sue risorse, il sacrificio ci risulta difficile ed è per questo che la politica arranca: non è stimolata e giudicata su quanto tutela il nostro ambiente o quanto stimola la ricerca per aiutarci a starne al passo, ma per quanto ci convince con la sua immagine ed il suo "appeal"!
Poco importa la propria identità culturale o religiosa, la propria appartenenza partitica o la propria professione se non ci dedichiamo a proteggere il nostro ambiente. Solo così potremo dire di essere attivi garanti della salute dei nostri figli.
Cristina
29 aprile 2017
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