CANALE LEB: LA REGIONE ASCOLTI IL MONDO AGRICOLO
La Regione e l’assessore Pan non possono chiudere gli occhi di fronte alle esigenze del mondo agricolo e deve rispondere alle richieste: serve più acqua per l’irrigazione. Non si possono autorizzare continuamente centraline, che portano più danni che benefici al territorio, e non rispondere alle richieste del Consorzio che gestisce il canale Leb. Serve un intervento in tempi rapidi da parte della Giunta.
Questo canale artificiale ha una capacità fino a 45,7 mc/s e fin dagli Anni Novanta si chiede un aumento della derivazione di acqua, visto il ruolo fondamentale che svolge per l’agricoltura nel Basso Veneto e non solo. Il Leb, inoltre, serve il mondo industriale dell’ovest e del sud Vicentino, né dobbiamo dimenticare la sua importanza in questa fase di urgenza, con l’acqua contaminata da Pfas: per questo siamo in attesa di un attenzione vera da parte della Regione, per una maggiore concessione idrica che permetta di produrre in tutta sicurezza. E invece la Regione si limita a un regime di proroga per quanto riguarda la derivazione di acqua dall’Adige al Leb, nonostante il canale crei benefici ambientali, sociali ed economici a gran parte del territorio, da Verona a Venezia.
“Serve un cambio di passo deciso: da parte della regione serve un impegno per garantire risorse e autorizzazioni in tempi più rapidi, in modo da permettere un miglioramento del servizio, con interventi di sistemazione per il risparmio idrico, per la mitigazione delle aree più siccitose e assistere gli agricoltori. Le necessità di questo settore devono venire prima degli ‘accordicchi’ politici e della burocrazia, questa è la sfida che mi vede a fianco dei Consorzi di primo e secondo livello.