In Terza commissione ancora un rinvio per la Legge quadro sui parchi. La Regione così mantiene i commissariamenti, espropriando i territori.
Ancora una volta abbiamo assistito in Terza commissione al rinvio delle Leggi quadro sui parchi. E sempre con argomentazioni risibili: o manca l’assessore o c’è un problema di istruzione della pratica. Eppure la competenza della Terza si limita all’espressione di un parere. Così facendo si impedisce di sbloccare i commissariamenti e si espropriano le comunità locali della possibilità di decidere.
Basta riempirsi di belle parole, buone intenzioni e tanta vicinanza ai territori, quando poi, nei fatti, il comportamento è opposto. Come possiamo rilanciare le aree protette se non si investono di responsabilità i rappresentati delle comunità locali, rendendoli protagonisti del processo di riforma?
Tre Parchi su quattro sono ancora in gestione commissariale, questo è il vero vulnus che non si riesce a colmare e la responsabilità è tutta in capo alla Lega che governa la Regione. Abbiamo assistito alle audizioni dove sono state anche avanzate critiche, il nostro compito è quello di trovare la giusta mediazione per proseguire con l’iter e arrivare alla legge di riforma. Invece questi continui rinvii denotano una sola cosa: la volontà di mantenere lo status quo per avere il monopolio sulla gestione dei parchi, fregandosene delle richieste del territorio.
Comunicato stampa del 05/04/2017 congiunto con i consiglieri Graziano Azzalin e Francesca Zottis