Cristina GuardaIl Blog di Cristina Guarda

VALDAGNO - NO A COLPI DI MANO E A STRAVOLGIMENTI DEI SERVIZI SANITARI LOCALI

 

Trasferimento punto nascite di Valdagno (VI) - Comunicato stampa del 09/08/2016

“NO A COLPI DI MANO E A STRAVOLGIMENTI DELLE SCHEDE OSPEDALIERE.  STABILIRE NELLA RIFORMA SANITARIA METODO E RESPONSABILITÀ SU RIORGANIZZAZIONI TEMPORANEE”.

Sul futuro del punto nascite di Valdagno ci sono troppe ambiguità intollerabili. Il timore che il trasferimento temporaneo sia in realtà definitivo è forte.

Diventa non solo necessario che la Giunta regionale faccia chiarezza e che ogni decisione venga condivisa nelle sedi opportune, a partire dalla commissione Sanità del Consiglio regionale. Credo sia inoltre doveroso stabilire senza equivoci nella riforma sanitaria del Veneto "come e chi" ha il compito di decidere la riorganizzazione temporanea dei servizi sul territorio”.

Non si può pensare di continuare con i lavori di trasferimento dei reparti di ostetricia e ortopedia, senza aver mai chiarito quali saranno i costi, le scelte di programmazione sanitaria ma soprattutto il futuro degli ospedali di Valdagno e Arzignano e delle loro funzioni. Il trasferimento, anche solo temporaneo di un reparto, specialmente se parliamo di un punto nascite di un ospedale di montagna, è irrispettoso del Piano dei servizi sanitari votato dal Consiglio regionale e deliberato dalla giunta nel 2012. Un Piano che peraltro non prevedeva alcuna revisione, neppure temporanea, di quanto programmato.

Lo spostamento delle funzioni degli ospedali per periodi superiori all’anno, non di qualche settimana o qualche mese, dovrebbe ricevere, oltre all’autorizzazione della Giunta, anche il via libera della competente commissione consiliare. IN GIOCO C'E' IL FUTURO DI UN SERVIZIO ESSENZIALE: unificare infatti il punto nascite per un periodo prolungato rischia di diventare una strada senza ritorno, destinata a penalizzare gravemente le donne che abitano nelle numerose contrade, distanti anche più di un’ora dalle altre strutture ospedaliere di Arzignano e Santorso, con tutti i rischi sulla sicurezza del neonato e della mamma.

Se è necessario riorganizzare temporaneamente i servizi sanitari di una Ulss, tali scelte devono essere analizzate con coscienza da chi ha funzione di programmazione sanitaria e di approvazione delle schede ospedaliere. Schede che non possono essere stravolte con un colpo di mano rispetto alla loro impostazione originaria.

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