“Pedemontana, bene il pagamento agli espropriati. Ma l’inadempienza ha ferito l’intero territorio, specialmente le aziende agricole”
Finalmente la Regione ha ripreso a pagare gli indennizzi agli espropriati, che in questi anni hanno subìto le gravissime conseguenze delle inadempienze del consorzio Sis. Troppe persone finite sul lastrico, che hanno perso l’azienda o la casa e non hanno avuto neanche i soldi per ripartire.
Questo il mio commento alla notizia della liquidazione dei ‘saldi’ da parte di Palazzo Balbi, a cominciare dagli accordi più datati e dalle situazioni maggiormente complesse, per quanto riguarda la Pedemontana Veneta.
Questo sblocco, richiesto con forza da tutto il Consiglio lo scorso marzo, 34 milioni per quattro mesi è sicuramente una boccata d’ossigeno, tanto urgente quanto dovuta, per numerose imprese e famiglie. In un certo senso rappresenta una svolta, viste le croniche difficoltà di Sis ad onorare gli accordi, come il piano di rientro rateizzato del 2016.
La sofferenza è stata grande specialmente per le aziende agricole che, spezzettate dalla Pedemontana, hanno visto aumentare i costi di gestione senza avere il ristoro dovuto. Centellinare i pagamenti crea una situazione insostenibile per queste imprese che si vedono dimezzate nelle dimensioni e nei ricavi e sono beffate dal concessionario.
Speriamo siano quindi ben ristorate come previsto dagli accordi, finalmente. Adesso ci auguriamo che si prosegua su questa strada nel rispetto dei veneti: l’ultima convenzione con il concessionario prevede infatti che per tutti gli accordi stipulati entro il 29 maggio avvenga il saldo completo degli acconti per il 31 dicembre. Resteremo vigili affinché non ci siano ulteriori dilazioni.