Pedemontana. Guarda (AMP) e Zanoni (PD): “Prendere in considerazione ipotesi del trasferimento ad Anas”
Comunicato congiunto del 15/03/2017.
“A questo punto, dopo aver ricevuto un contributo quasi esclusivamente pubblico per la sua realizzazione e dopo la diffida a Zaia di Impregilo, sarebbe ora di prendere in seria considerazione l’ipotesi del trasferimento della Pedemontana all’ANAS, visto che il concessionario SIS non ha i soldi per realizzarla”.
La presa di posizione è dei consiglieri regionali Cristina Guarda (AMP) e Andrea Zanoni (PD).
“La scelta di Zaia di tassare i veneti, con un inganno rispetto alle promesse della campagna elettorale di due anni fa, punta più a salvare il concessionario SIS insolvente che l’opera stessa. Un’operazione cui si aggiungono i pedaggi che penalizzeranno i cittadini del territorio, privandoli di un sistema di collegamento viario gratuito. Senza dimenticare gli espropriati che da almeno 3 anni attendono di essere pagati: sono loro che ci dicono che pagheranno 3 volte la pedemontana. E il Presidente Zaia invece di schernirsi dalle giuste contestazioni dovrebbe ammettere i gravissimi errori nella gestione del progetto”.
“Errori - concludono Guarda e Zanoni - che non si inventano le forze politiche di opposizione ma che sono verificati da una lunga deliberazione della Corte dei Conti: incerta la sostenibilità finanziaria dell'opera, un contratto con condizioni sfavorevoli al pubblico e tristemente favorevoli al privato, per non parlare dei costi, cresciuti notevolmente, superando con gli oneri capitalizzati i 3 miliardi, anche a causa delle rimodulazioni richieste per correggere alcuni grossolani errori di progettazione e alcune opere compensative. Inoltre alcune opere di raccordo non sono previste dall'accordo: siamo davvero sicuri della loro realizzazione? Anche questa volta ci tranquillizzerà, Presidente Zaia?”.
Leggi anche gli altri articoli sulla Pedemontana