Care mamme e cari papà della zona rossa,
Nei giorni scorsi molti di voi mi hanno chiesto di approfondire ulteriormente la veridicità delle dichiarazioni dell’assessore regionale Bottacin sulle reali competenze e responsabilità che la Regione deve assumersi nella delicata ed essenziale questione del collegamento a nuove fonti della nostra rete acquedottistica, compromessa dall'inquinamento pfas.
Mi rivolgo a voi per rendervi dunque conto di quanto ho appurato attraverso un approfondimento tecnico, confermato anche dall'ufficio legislativo del Consiglio regionale del Veneto.
Ebbene, Bottacin non la dice giusta quando afferma che il suo assessorato sta soltanto facendo "un favore", uno sforzo non dovuto, nel fare da regia. Non la dice giusta perché esistono dei precisi obblighi dai quali evidentemente lui vuole svicolare.
La norma infatti (vedi il Decreto legislativo 152/2006, attuato in Regione Veneto solo nel 2012) stabilisce (art. 142 e 147) con chiarezza le competenze in materia di servizio idrico integrato e dice che la Regione ha tre responsabilità principali:
- redigere il Piano di tutela delle acque (gestione e controllo qualitativo e quantitativo delle acque superficiali e sotterranee);
- coordinare i soggetti che gestiscono le risorse idriche e le mettono a disposizioni degli utenti finali (consigli di bacino e gestori del servizio idrico integrato);
- elaborare i piani di investimento per il miglioramento e l'ampliamento della rete del servizio idrico (acquedotti, rete fognaria, depuratori).
E’ evidente perciò che la Giunta regionale, dal 2013 è chiamata a dare il via e fare da regia per la sostituzione dei pozzi inquinati da pfas ad Almisano. Inutile quindi che l'assessore Bottacin continui a falsare la realtà confondendo le idee a chi non è pratico di tecnicismi legislativi ed amministrativi. Non è un atteggiamento degno dell'istituzione che rappresenta.
Non solo: l’assessore sembra dimenticare che pochi mesi fa è stato rinnovato il famoso accordo di programma Fratta Gorzone, che chiarisce una serie di scadenze per gli interventi alla rete acquedottistica oggi contaminata e che, a quattro anni di distanza dal primo monito alla Regione, mi pare siano più che ragionevoli.
Altro che ‘grande cuore’ di Bottacin: lui e la Giunta devono agire per legge ed è mortificante sapere di un assessore non aggiornato sulle proprie responsabilità. Attenzione però che potrebbe sembrare, a noi cittadini ormai stanchi di attese, un modo elegante per allontanarsi dai propri doveri: in questo caso, se Bottacin non se la sente di svolgere i suoi compiti, sappia che può sempre cedere il passo ad altri.
A proposito di cuore, credo che quello vero sia il vostro di cittadini che continuate a costruire con senso di responsabilità e grande civiltà una rete di impegno costante attorno all’emergenza pfas.
Vi ringrazio e vi assicuro la mia presenza e il mio lavoro istituzionale costante nel battagliare per la qualità della nostra acqua e per la difesa di questa terra straordinariamente bella e che non merita ancora sofferenze.
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