"Finanziamenti per collegamento a fonti prive di pfas: Zaia, basta con queste manfrine!”
Zaia si lamenta per la mancanza di copertura finanziaria per la progettazione dei collegamenti della zona rossa a nuove fonti acquedottistiche prive di pfas. Eppure sono anni che l’opposizione presenta emendamenti al bilancio per riservare a Veneto Acque le risorse necessarie per completare le progettazioni proposte da tempo alla Regione dai gestori del servizio idrico.
Zaia piange con il governo e, dopo averla a lungo negata, si accorge solo ora che questa vicenda rappresenta una priorità per il Veneto. Le carte parlano chiaro: sia la delibera Cipe, che distribuisce i fondi FSC 2014/20, sia nell’Accordo di programma Fratta Gorzone da lui stesso approvato e sottoscritto, si legge chiaramente che i finanziamenti del Ministero dell’Ambiente verranno destinati solo dopo la verifica dei progetti. Ed è proprio la Regione che è responsabile del loro coordinamento, come confermato dalla delibera della Giunta Zaia di fine marzo 2017, che affida a Veneto Acque questo compito con quattro anni di ritardo.
Se il suo problema è la copertura finanziaria, si attivi stanziando nel bilancio regionale le risorse necessarie per fonti prive di PFAS, così come ha fatto per la Pedemontana veneta, destinandole in tutta fretta 300 milioni. Così potrà dimostrarci che la sua priorità politica non sono i privati inadempienti ma la garanzia della salute dei veneti della zona rossa.
A conferma di quanto scritto nel comunicato, vi inserisco alcuni documenti consultabili e scaricabili., Bisogna tener presente che nelle linee di finanziamento al CIPE, datata 1 dicembre 2016, si prevede il rinnovo dei 23 milioni non spesi dal Veneto dal 2005 al 2015 in attuazione dell'accordo Fratta-Gorzone, e il nuovo inserimento degli 80 milioni per il collegamento degli acquedotti a nuove fonti prive di pfas, obiettivo raggiunto in collaborazione con alcuni parlamentari veneti. Invece l'accordo di programma del 2005, scaduto il 31 dicembre 2015, è stato ridefinito e trasmesso solo nel giugno 2017, con l'aggiunta dell'obiettivo nuove fonti acquedottistiche prive di pfas per la zona rossa!
Trovate di seguito:
- La Trasmissione dell'Accordo di Programma firmato da parte del Presidente Zaia al Ministero, datata 9 giugno mentre l'accordo novativo era stato condiviso a febbraio;
- L'Accordo di Programma novativo: potete leggere in dettaglio l'accordo di Programma ridefinito: per i pfas trovate gli impegni alla lettera j) del comma 2 dell'art. 3, le scadenze al comma 3 e 5 dell'art. 3 e le modalità di stanziamento delle risorse all'articolo
- Le Modalità di attuazione degli stanziamenti del CIPE;
- La Linea di azione 2.2.1 - Interventi per il miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di acquedotto, ovvero per cosa e come sono stanziati i fondi per gli interventi in Veneto
- L'Allegato alla delibera 55/2016 - Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Piano operativo ambiente, dove potete trovare tutto il Piano operativo sull'ambiente e, oltre alla Linea 2.2.1, la Linea 2.3.1 - Interventi per il miglioramento della qualità dei corpi idrici , dove è molto interessante leggere l'attenzione che ha posto il Ministero alla questione PFAS in Veneto, che smentisce le dichiarazioni e le lamentele del nostro governatore Zaia:
"Con riferimento a tale problematica il Ministero dell’Ambiente è impegnato su più fronti: attraverso uno specifico tavolo tecnico recentemente riattivato su tali problematiche e che prevede il coinvolgimento di istituti di ricerca oltre agli enti locali direttamente interessati dal problema e attraverso la messa a punto dell’aggiornamento di un Accordo di programma in materia di tutela delle risorse idriche nel bacino del Fratta Gorzone nella regione Veneto, in cui per la prima volta, a conferma della centralità che tale tematica riveste anche per il Ministero, il superamento della criticità legata ai PFAS è stato inserito tra le finalità da perseguire."
Buona lettura e come sempre, se avete osservazioni o proposte scrivimi@cristinaguarda.it
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