Contaminazione Pfas: “La Regione assista le mamme e le donne in gravidanza nella prevenzione"
Lo studio della Regione circa gli effetti della contaminazione da Pfas sulla salute materna e neonatale è un contributo prezioso che va approfondito. Il presidente Zaia avvii, in coordinamento con il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità, un lavoro di verifica, confronto ed approfondimento dei dati emersi con questo focus. E contemporaneamente promuova, tramite le strutture sanitarie del Veneto, una campagna informativa che fornisca alle donne in gravidanza consigli ed indicazioni sugli accorgimenti da adottare in via preventiva per limitare gli effetti dannosi dei Pfas segnalati dallo stesso studio.
Questi gli impegni contenuti in una MOZIONE che ho presentato come prima firmataria e che è stata sottoscritta dai consiglieri del Fracasso, Ruzzante, Pigozzo, Zanoni, Salemi, Zottis, Moretti, Sinigaglia e Dalla Libera. Tutto questo a seguito dei risultati dello ‘Studio sugli esiti materni e neonatali in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas)’, a cura del Registro Nascite – Coordinamento Malattie Rare della Regione Veneto. Il rapporto evidenzia in particolare l’incremento della pre-eclampsia, del diabete gestazionale, dei nati con peso molto basso alla nascita, dei nati SGA e di alcune malformazioni maggiori, tra cui anomalie del sistema nervoso, del sistema circolatorio e cromosomiche.
Siamo di fronte ad indicazioni importanti ma che da sole non sono esaustive. E’ dovere della Regione garantire alla cittadinanza un livello massimo di trasparenza e completezza delle informazioni sanitarie. Questo va fatto sia attraverso la stretta collaborazione con il ministero, sia fornendo alla cittadinanza maggiormente interessata dal rischio Pfas un flusso esauriente di consigli ed indicazioni. Una campagna informativa per le donne in gravidanza è in questo senso urgente, sulla scia di quanto avviene in Germania dove, ad esempio, il ministero per la salute raccomanda che l'acqua potabile contenente una concentrazione combinata di PFOA e PFOS superiore a 500 ng/litro non sia utilizzata per alimentare i bambini.
Qui, potete leggere e scaricare lo "Studio sugli esiti materni e neonatali in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas)"
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