Un'interrogazione per chiedere se verrà applicato il nuovo comma inserito dalla Giunta nel PTA che tutela le acque dalle fonti di Pressione. Questa la risposta!
A luglio dell’anno scorso, più precisamente il giorno 11, ho depositato un’interrogazione a risposta immediata, per chiedere semplicemente se nel caso della contaminazione Pfas verrà applicata la nuova modifica al Piano di Tutela delle Acque (PTA), il comma 9 dell’articolo 11.
Questo articolo prevede una tutela delle zone di ricarica della falda, con la rimozione o delocalizzazione di qualsiasi impianto inquinante o potenzialmente inquinante che possa essere messo in relazione diretta con la salute umana.
La risposta, arrivata sei mesi dopo, si compone di una descrizione sulle azioni che l'azienda ha messo in atto e che hanno permesso il “contenimento” dell'inquinamento della falda e di un elenco delle azioni fatte dalla Regione, concludendo che le attuali indagini sono rivolte alla pianificazione di un progetto di bonifica, che sappiamo non essere molto apprezzato dall’azienda, visto il suo ricorso al TAR per la caratterizzazione.
È evidente che nella risposta non vi sia alcun riferimento a delocalizzazioni o chiusure, questo è un dribbling informativo che non apprezzo, visto che in quasi un anno abbiamo avuto, in consiglio o tramite le risposte alle domande dei genitori No pfas, almeno tre interpretazioni di questo importante e cruciale atto.
Lascio a voi le considerazioni del caso! Se volete condivederle, scrivimi@cristinaguarda.it
Qui sotto potete scaricare e leggere la mia interrogazione e la rispettiva risposta:
- Risposta a IRI 396 del 19 gennaio 2018.
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