Pfas: "Il monitoraggio non si fermi alle analisi e alla raccolta dei dati: i genitori chiedono di essere accompagnati”
In queste ultime settimane, molte famiglie di Lonigo e della zona rossa contaminata dai Pfas sono in grave preoccupazione: i loro figli sono stati i primi ad essere sottoposti al monitoraggio sulla popolazione per verificare l'incidenza dei PFAS sulla salute umana. Negli ultimi 20 giorni hanno ricevuto via posta i risultati, con una lettera in cui si elencano le concentrazioni di Pfas, ben sopra i limiti previsti, e i valori analizzati, oltre alla promessa di essere richiamati per una visita specialistica.
Un'indicazione standard quest'ultima, a cui non è stato dato seguito: non c’è stato alcun aiuto nella lettura dei risultati così come nessuna chiamata nei casi più preoccupanti e nessuna visita specialistica.
Sono molte le famiglie che mi hanno interpellata in quest’ultimo periodo tutte ancora più preoccupate e confuse di prima. Come devono agire i genitori, ora coscienti del livello di Pfas nel sangue dei loro ragazzi e magari anche di alcuni valori fuori norma? Va ricordato che il monitoraggio non aveva, come unico scopo, quello della verifica dell'incidenza dei Pfas sulla nostra salute, ma anche di assistere i cittadini, accompagnandoli nella gestione di eventuali patologie e concentrazioni elevate.
Ho contattato immediatamente l'Assessore alla sanità per aggiornarlo, chiedendo un suo intervento per far sì che il monitoraggio sia di aiuto ai miei concittadini e non temuto. L'Assessore ha garantito un immediato intervento e mi auguro che davvero si arrivi a dare indicazioni non solo ai genitori dei ragazzi monitorati, ma a tutti noi cittadini su cosa fare per proteggerci maggiormente da questa contaminazione.
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