Cristina GuardaIl Blog di Cristina Guarda

PFAS: CENSIMENTO DEGLI SCARICHI - MOZIONE APPROVATA

Pfas, mozione approvata dall’aula. Guarda (AMP): “Censimento di tutti gli scarichi nei corpi idrici contenenti sostanze per perfluoroalchiliche”

Comunicato stampa del 15 novembre 2016

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Sono molto soddisfatta che la mozione sia stata accolta. L’obiettivo è responsabilizzare chi produce usando bene pubblico e al tempo stesso spingere verso un cambiamento culturale per quanto riguarda l’ambiente.

L’approvazione del 14 novembre, da parte del Consiglio regionale, della mozione in cui si chiede alla Giunta di intervenire affinché vengano identificati tutti gli scarichi nei corpi idrici contenenti Pfas è un passo avanti.

L’obbligo dei controlli alla sola agricoltura, parte lesa e non colpevole dell’inquinamento, con i primi pozzi chiusi, è fondamentalmente ingiusto, mettendo a rischio la vitalità di tante imprese per problemi non creati da loro. È bene che ciascuno sia consapevole delle proprie responsabilità. ecco il motivo di questo provvedimento che ho presentato come prima firmataria, sottoscritto lo scorso giugno da tutta l’opposizione.

L’inquinamento da Pfas interessa una parte, non piccola, del territorio veneto: sono molti gli utilizzatori di acqua del sottosuolo che poi viene reimmessa nelle acque superficiali. Se la Regione impone i dovuti controlli, allora questi vanno applicati a tutti, non solo ad una categoria, considerato che tante aziende utilizzano i Pfas.

Analizzare le acque di tutti gli scarichi del territorio contaminato serve ad avere una fotografia chiara della situazione anche del comparto industriale che contribuisce all’inquinamento. Questo per far sì che la Regione possa essere promotore e attore attivo di progetti coordinati tra istituzioni, enti, consorzi e mondo industriale, per abbattere la concentrazione di Pfas nelle acque superficiali.

Se ancora non ci sono certezze legislative sul versante sanitario di quelle che sono le interazioni dei perfluoralchilici con l’organismo umano, comunque sia per il principio di "precauzione" sanitaria sia ambientale, l’obiettivo primario dell’intervento chiesto alla Regione deve essere la tutela dell’ambiente da sostanze non biodegradabili.

 

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Qui il mio intervento in aula

 

 

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