Proposta di Legge sul piano di contenimento delle nutrie:
“Serve un indirizzo chiaro sui tempi e i principi di sicurezza della legge”
Ritengo sia urgente definire un piano di contenimento delle nutrie, specie alloctona e senza antagonisti naturali nel nostro territorio. Gli argini in alcuni punti del nostro Veneto sono un groviera e innanzitutto il pensiero va alla garanzia della sicurezza idrica, in luoghi che già sono considerati a rischio e per cui abbiamo dei piani emergenziali per il rischio alluvioni. Pertanto mi dichiaro assolutamente in linea con le esigenze normative, ma esse sono però soltanto parzialmente espresse dal Progetto di Legge 123.
La legge è nata infatti con una struttura e indicazioni completamente diverse rispetto al testo licenziato oggi in terza Commissione, che non dà risposte ai dubbi da me inizialmente sottolineati riguardanti la mancanza di regolamenti chiari per la suddivisione dei compiti e dei ruoli, per l’uso delle armi, per la definizione dei luoghi e dei periodi, per lo smaltimento delle carcasse. (qui trovate le mie considerazioni precedenti)
Infatti il PDL è stato epurato di molte parti, perché imprecise rispetto alle reali necessità e perché è troppo complesso analizzare e regolamentare in tempi brevi ogni aspetto del contenimento.
La maggioranza ha dunque ritenuto necessario demandare alla Giunta il compito dell’emanazione delle linee guida e dei piani, che verrebbero poi vagliati e valutati dalla Commissione consiliare competente, mantenendo invece nella Proposta di Legge la definizione dei metodi di abbattimento e dei soggetti che le Province potranno autorizzare ad intervenire.
Così facendo la legge, a differenza dalle norme lombarda ed emiliana prese inizialmente come riferimento, risulterebbe di puro indirizzo e non un intervento preciso e chiaro del Consiglio. Secondo la maggioranza, la norma sarebbe quindi meno ingessata e questo potrebbe essere un vantaggio, perché permetterebbe l’attualizzazione dei regolamenti in tempi più brevi rispetto ad una modifica di legge.
I tempi per l’emanazione delle linee guida da parte della Giunta non sono però stati chiariti e quindi non potremo giudicare il piano di contenimento fintantoché la Giunta stessa non le definirà. Ciò mi lascia perplessa: a prescindere dalla fiducia riposta nella Giunta, l’urgenza rimane e avere indicazioni di un limite temporale per la proposta di piano entro 30 o 60 giorni massimo sarebbe sicuramente un vantaggio per i Consiglieri e i cittadini stessi.
Positivo è l’inserimento nel PDL della richiesta di parere dell’ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in particolare per quanto riguarda metodi, luoghi, periodi e orari del controllo selettivo: era una delle proposte avanzate da me assieme al Partito Democratico, volte a garantire la correttezza anche tecnico-scientifica del piano e degli interventi. Necessario però è definire vincolante questo giudizio, proprio perché proveniente da un ente tecnico-scientifico, che valuta il quadro ambientale nel suo complesso.
Accennavo infine nelle mie precedenti osservazioni che la mia priorità è anche la sicurezza nell’uso dei metodi di contenimento rischiosi (in particolare armi da sparo, ad aria o bocconi avvelenati) in particolare nei centri abitati e nelle zone turistiche: a prescindere, appunto, dalla fiducia nelle buone intenzioni della Giunta, dovrebbe essere interesse comune inserire in una norma regionale il principio di sicurezza nei luoghi abitati, indicando eventuali limitazioni o proporre indirizzi, affinché nel futuro piano di contenimento SIA TUTELATA LA SICUREZZA DEI CITTADINI. Pur comprendendo che sarà probabilmente anche l’ISPRA ad esprimersi sull’argomento, nulla vieta ai Consiglieri di dare un indirizzo, impegnando la Giunta a rispettare queste necessità.
La contrarietà della maggioranza di inserire questo semplicissimo principio, mi ha lasciata sconcertata.
Queste le osservazioni che, a questo punto, mi sento di avanzare: la mia posizione rispetto al PDL contenimento nutrie è favorevole, mi aspetterei però una maggiore apertura della maggioranza rispetto a qualche indicazione, a mio parere utile, che la minoranza propone.
Per questo martedì 17 aprile, in sede consiliare, avanzerò alcune proposte emendative contenenti queste osservazioni, così da dare un indirizzo chiaro per quel che riguarda i tempi e i principi di sicurezza alla legge.
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