01/06/2016
“Veneto Agricoltura sopravvive ai tagli solo grazie alla solidarietà tra i lavoratori, la Regione rifletta”
Ho inviato un comunicato stampa, per i lavoratori a richio di Veneto Agricoltura, perchè continuano le difficoltà causate dai tagli della Regione, voluti dalla Giunta.
Se l’ente sopravvive è solo grazie alla solidarietà tra i dipendenti, cui va il mio più grande
appoggio. A margine della seduta della quarta Commissione, alla quale sono riuscita a far partecipare i lavoratori aderenti alla Cgil.
Nel febbraio 2016 si possono trovare i passaggi che hanno portato a questa preoccupante situazione, quando la Giunta regionale ha deciso un taglio di oltre 1 milione di euro, smentendo l’assessore Pan che precedentemente aveva negato riduzioni di finanziamenti. In maggio ho presentato in Consiglio un ordine del giorno con cui chiedevo di garantire l'occupazione dei dipendenti e denunciavo il rischio che i dipendenti stagionali non venissero riconfermati.
Se ad oggi abbiamo la garanzia che in questo 2016 tecnici e operai a tempo determinato (definiti "rami secchi" dall'Assessore Pan in occasione della discussione di quell’ordine del giorno) potranno ancora lavorare qualche giornata (anche se comunque meno giorni del minimo contrattuale) è soltanto grazie ad una loro scelta di solidarietà e cioè al fatto che i dipendenti a tempo indeterminato hanno rinunciato al premio di produzione per
garantire lo stipendio ai colleghi.
Onore quindi a queste persone che oggi ci hanno raccontato le loro preoccupazioni e le loro iniziative per un servizio che, ricordo, Veneto Agricoltura dovrebbe espletare a vantaggio della Regione e del mondo dell'agricoltura veneta.
È veramente scandaloso che la maggioranza, per nulla riconoscente per questo servizio, abbia deciso di non finanziare affatto la ricerca per il primo settore e di investire soltanto il minimo sufficiente per tenere in piedi l’azienda, fra l’altro senza aver ancora presentato il programma di trasformazione dell'ente in agenzia. Ricordo alla Giunta e alla maggioranza che questo atteggiamento di profondo disinteresse ha un prezzo pesante: il taglio indiscriminato del personale e le conseguenti gravi ricadute sociali.