Area scledense priva di guardia medica: 90mila cittadini lasciati soli.
Siamo alla nuova frontiera della sanità veneta: la discontinuità territoriale!
Come è possibile che in era Covid, ossia in un momento di estremo bisogno di programmazione e qualità del servizio sanitario, il servizio di guardia medica, in una area così vasta e già provata a causa di scelte con forti ripercussioni sui cittadini, venga sospeso nel giro di poche ore?!?
Provo grande ammirazione e rispetto per tutti quei primi cittadini che già si stanno muovendo per garantire la giusta assistenza agli abitanti dei loro comuni, ma non spetterebbe ai sindaci garantire il servizio sanitario e le prestazioni mediche basilari.
Per tale motivo ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere se il futuro della salute pubblica nella nostra regione preveda il cosiddetto ‘fai-da-te’.
Nel frattempo mi rendo comunque disponibile ad aiutare i sindaci della zona a ridurre al massimo l’impatto di queste carenze sulla cittadinanza.
Da anni mi batto per evidenziare le carenze del nostro sistema sanitario locale e soprattutto una certa disparità di trattamento che sembra emergere di anno in anno, essendoci alcuni territori più colpiti di altri.
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