Azienda Zero risparmia 135 milioni: destiniamoli alla non autosufficienza
Azienda Zero, mozione del Pd: “Risparmiati 135 milioni di euro, destinare quei soldi al Fondo per la non autosufficienza”
Dal 2016 aspettavamo gli ingenti risparmi dovuti alla nascita dell’Azienda Zero. Adesso che sono stati ‘certificati’, chiediamo di destinare questi 135 milioni al Fondo per la non autosufficienza. La richiesta è del gruppo regionale del Partito Democratico, Stefano Fracasso e il consigliere Claudio Sinigaglia.
Dalla relazione sulla gestione del 2018 illustrata ieri in Quinta commissione è emerso come la centralizzazione degli acquisti abbia determinato un risparmio effettivo di 135 milioni di euro.
È quindi arrivato il momento di cambiare rotta e fare qualcosa per le fasce più fragili della popolazione.
In Veneto ci sono circa 190mila anziani non autosufficienti, 35mila sono inseriti in case di riposo; di questi ben 6mila non hanno l’impegnativa di residenzialità della Regione e quindi sono costretti a pagare fino a tremila euro al mese.
Una cifra insostenibile che ha trasformato un diritto, oltretutto doloroso, in un privilegio. A ciò bisogna aggiungere che i Centri servizi per anziani ospitano quasi esclusivamente persone non autosufficienti. Sono ormai diventate strutture per lungodegenti e inevitabilmente le prestazioni sanitarie aumentano, nonostante il valore e il numero delle impegnative siano ferme dal 2009.
Avevano già denunciato la gravità della situazione la scorsa estate in un ‘Libro bianco’.
Da allora il quadro non è certo migliorato.Sempre più persone sono costrette a ricorrere agli assistenti familiari, 65mila in Veneto per una spesa di 780 milioni quasi il doppio di quanto stanzia la Regione per gli inserimenti nei Centri servizi anziani.
Anche così si mettono le mani in tasca ai veneti per citare un’espressione tanto cara al presidente Zaia, così legato alla retorica ‘tax free’ da bocciare la nostra proposta di una miniaddizionale Irpef sui redditi sopra i 75mila euro per aumentare le impegnative di residenzialità e quelle per la cura domiciliare ad anziani non sufficienti e disabili.
Adesso la Giunta ha un’altra opportunità per aiutare concretamente chi sta peggio presenti una proposta di variazione di bilancio per destinare i 135 milioni risparmiati al Fondo per la non autosufficienza.
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