Bilancio regionale: si pensi alla montagna, servizi territoriali e incentivi a chi ci va ad abitare
Tanti sono i problemi che affliggono le nostre montagne, le Olimpiadi non possono essere l’unico pensiero.
Serve una vera politica per la montagna in occasione dell’approvazione del bilancio regionale.
Tra le molte questioni rimaste irrisolte vi è quella relativa alla gestione dei boschi e delle foreste, negli anni abbiamo assistito ad una contrazione dei fondi con ripercussione notevoli sul patrimonio arboreo delle aree montane, soprattutto in era post-Vaia e in concomitanza con il manifestarsi del dramma del Bostrico.
A questo si aggiunge il grande tema dello spopolamento, assai impattante sulla qualità dei servizi di queste aree, anche in tema di accesso all’istruzione.
Non possiamo poi scordare come, dalla Lessinia alle Dolomiti passando per l’Altopiano di Asiago, vi sia un numero incalcolabile di abitazioni inutilizzate o abbandonate.
Urge quindi l’adozione di serie misure di ripopolamento di queste zone, mediante fondi a sostegno di chi sceglie di rimanere o di andarci ad abitare e, quindi, fornire nuovo slancio alle montagne del Veneto.
E’ paradossale vengano reperiti senza problemi ben 61 milioni di euro per una pista da bob per le Olimpiadi invernali, quando nel frattempo lo stato di salute delle montagne venete è da encefalogramma piatto.
Siamo certi che progetti come questo siano figli di una visione ad ampio respiro sui problemi che i cittadini di queste aree affrontano quotidianamente?
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