Elettromagnetismo – Una campagna informativa a tutela di giovani e famiglie
Esposizione ai campi elettromagnetici. Una mozione indispensabile per la prevenzione sanitaria: serve avviare un campagna informativa sull’uso dei dispositivi mobili per tutelare giovani e famiglie.
E’ lo stesso Istituto Superiore di Sanità a dire come sia necessaria la sensibilizzazione di genitori e bambini per un utilizzo responsabile del telefono cellulare.
Questo per limitare sin dall’età infantile ogni abuso e dipendenza (es. No-mobile-phone fobia, depressione, aggressività, ansia…), ma in primo luogo per ridurre i rischi legati agli effetti cancerogeni legati ad un utilizzo sconsiderato.
Malgrado ciò in Veneto la consapevolezza dei rischi e delle buone pratiche di tutela preventiva della salute non sembrano sufficientemente consolidate, in particolar modo nei contesti familiari ed in relazione all’eccessiva esposizione all’elettrosmog dei minori. Serve attivarsi in maniera più capillare ed incisiva.
C’è peraltro una sentenza del Tar del Lazio di pochi mesi fa che interviene sul tema dell’inquinamento elettromagnetico e impone l’obbligo per i Ministeri dell’Ambiente, della Salute, dell’Istruzione, Università e Ricerca, di realizzare una campagna informativa rivolta alla intera popolazione avente come oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless) e l’informazione sui rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi.
Riteniamo che anche la Regione Veneto debba urgentemente rafforzare un’attività informativa e formativa sull’argomento, in forza del suo ruolo di prevenzione sanitaria e sociale.
Di qui l’impegno cui viene richiamata la Giunta regionale dalla mozione, ovvero quello di attivare una capillare ed approfondita campagna informativa che coinvolga le scuole, i medici e in particolare i pediatri, i genitori e i minori, per diffondere le buone pratiche per l’uso dei dispositivi mobili e per informare sugli effetti dovuti alla sovraesposizione ai campi elettromagnetici da essi prodotti, con riferimento sia alle aree private che pubbliche.
Qui potete leggere la mozione : “Prevenzione sanitaria dagli effetti dei campi elettromagnetici. La Regione Veneto attivi una campagna informativa capillare sulle buone pratiche per l’uso dei dispositivi mobili.“
(Dal comunicato stampa dei consiglieri del Coordinamento Veneto 2020 – Guarda (CpV) Bartelle (IiC) Ruzzante (LeU), presentando una mozione sottoscritta anche dai colleghi Ferrari (CpV), Azzalin Bigon Salemi Zanoni (PD), Baldin Berti Brusco Scarabel (M5S), Bassi (CDV) Conte (FI-VpA) e Guadagnini (SV).)
Benissimo, mi rendo disponibile a fornire la mia testimonianza in quanto vittima delle antenne di telefonia mobile. Lavoro in un istituto superiore e sono bersagliata da un brodo elettromagnetico tutti hanno cellulari accesi. dovrebbe essere un ambiente protetto per i ragazzi e non lo è anzi. Wi fi, cellulari.lim, hot spot…un inferno. Al Rossi c’è pure un’antenna di telefonia mobile molto potente proprio dentro il campus.
Un mese fa il Direttore Amministrativo ha tentato di bollarmi come inidonea al lavoro, mi hanno mandato su mia richiesta dal medico del lavoro, il quale per fortuna conosceva la problematica in quanto aveva avuto un’altro caso come il mio (impiegata sede centrale Unicredit a Verona). C’è da scrivere un libro. Io sto benissimo senza le irradiazioni e sono perfettamente abile e competente per il mio lavoro. Questo per dire che c’è una assenza totale di informazione. Grazie