ERP, Case Popolari – Arriva l’aumento dei canoni della Lega

12 Luglio 2019
Sanità e Sociale

Edilizia residenziale pubblica (ERP) – Con L’applicazione della legge regionale fortemente voluta dalla maggioranza in Regione, arrivano gli aumenti per il 70% delle famiglie: una riforma ingiusta voluta dalla Lega.

 

Zaia ha azzerato l’addizionale Irpef regionale pagata dal 12% dei più ricchi, ma poi aumenta del 30-40% i canoni delle case popolari. Non è difficile capire da che parte sta la Lega ex-Nord.

 

Sono gli effetti della riforma dell’ottobre 2017, firmata Lega e Giunta Zaia, a cui ci siamo fermamente opposti. Pagheranno un canone maggiore il 70% delle famiglie circa, con aumenti del 30-40% con punte addirittura del 50%.

Parliamo di situazioni economiche di certo non agiate, ci sono famiglie monoreddito e anziani soli che si trovano in difficoltà. La Giunta diceva che il nuovo Isee Erp sarebbe servito per sbattere fuori i “ricconi” dalle case popolari, ma non è così».

 

Con i consiglieri regionali Piero Ruzzante (Liberi E Uguali) e Patrizia Bartelle (Italia In Comune), siamo tre dei tredici consiglieri regionali ad aver votato “No” il 26 ottobre 2017 al progetto di legge n. 167 “Norme in materia di Edilizia Residenziale Pubblica”, ora legge regionale n. 39/2017 in base alla quale la Giunta regionale ha successivamente emanato il nuovo Regolamento che prevede gli aumenti.

Come fa notare Bartelle, chi ha 800€ di pensione al mese, da 50€ di canone è passato a 100, per effetto della 14esima. Perciò a fronte di un aumento reddituale di circa 600 euro annui, si ritrova con un canone secco di €1200 complessivi annui, invece dei 600 che pagava prima: in pratica quello che il pensionato riceve dallo Stato, la Regione se lo riprende.

 

Una vera ingiustizia che ha il sapore di una tragica presa in giro. Dietro questi numeri ci sono persone in carne ed ossa, famiglie di cittadini del Veneto. E non stiamo parlando di quel 12% di cittadini più ricchi a cui Zaia e la Lega hanno tagliato l’addizionale Irpef. Denunciamo le storture della riforma Erp già dall’aprile 2017, quando Piero Ruzzante, con dei volantinaggi informammo i residenti padovani dei prevedibili effetti della nuova legge.

Durante il dibattito in consiglio regionale siamo riusciti ad ottenere qualche piccola miglioria, ad esempio è stato bocciato il contratto d’affitto di tipo privato. Sull’aumento dei canoni, invece, la Lega si è impuntata e non ha voluto sentire ragioni.

(Comunicato stampa congiunto con i consiglieri Piero Ruzzante -LeU- e Patrizia Bartelle -IiC-)

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