Focolaio in Geriatria all’Ospedale di Rovigo. Verificare subito le misure di prevenzione
Ventisei infetti su trentasei degenti, oltre a dieci infermieri e sette operatori socio sanitari.
No, non è un bollettino di guerra, è la geriatria di Rovigo.
Eppure in altri reparti più a rischio, come ad esempio il Pronto Soccorso, non ci sono soggetti Covid-19 positivi tra il personale.
Ma allora in Geriatria che è successo? Viene da pensare che non ci sia stata una tempestiva elaborazione di protocolli di sicurezza, o che i dispositivi di protezione individuali, indispensabili per trattare i pazienti Covid-19, non siano stai messi a disposizione del personale fin da subito, protocolli di sicurezza che devono essere seguiti da tutti gli operatori, compresi, ad esempio, quelli delle case di cura.
Va chiarito che chi assiste un parente ‘Covid’ non può poi uscire neanche per comperare cibo o medicine perché c’è il rischio che sia positivo, ma senza sintomi e pertanto potenzialmente in grado di infettare moltissime persone.
Sulla possibilità che siano state delle criticità di gestione abbiamo chiesto alla Regione di effettuare delle verifiche per accertare che il reparto di Geriatria dell’Ospedale di Rovigo abbia effettivamente adottato le più opportune misure a prevenzione del contagio da Covid-19.
(Dal comunicato stampa congiunto coi consiglieri del Coordinamento Veneto2020, Patrizia Bartelle -IIC- e Piero Ruzzante -LeU-)
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