Ospedale di Noventa, la Regione riduce i posti letto e non solo!

26 Aprile 2019
Sanità e Sociale

Noventa è uno degli ospedali che più soffre le riduzioni in queste schede nuove ospedaliere, ma non solo!

Ha sofferto anche l’applicazione, tardiva o mancata, delle passate schede, quelle datate 2013:  l’assenza della promessa dell’auto-medicalizzata, o ancora del promesso primario di pronto soccorso, o dei promessi 25 posti letto in lungodegenza, oppure la trasformazione formale della chirurgia in Week Surgery arrivata solo a febbraio 2019, dopo ben 4 anni di attività, insomma, e 6 anni dalla scelta politica.
Questo già dice molto, ma perché il territorio del basso Vicentino viene mortificato dalle scelte della Giunta leghista?
Elenco alcuni dei motivi:

1. La riduzione dei posti letto

Da 105 posti letto a 76: qualcuno esulta, io credo sia un enorme fallimento. La lungodegenza, promessa e mai attivata nelle schede 2013, muore. In un territorio in cui l’età media si alza e le case di riposo sono sempre poche e molto costose ( con rate dai 1500 ai 2500 euro al mese), risulta essere necessario un luogo per il ricovero di anziani, specialmente non autosufficienti. Per questo rinunciare alla lungodegenza è scelta deleteria: ribadisco, a nulla importa se promettono 12 posti letto in ospedale di comunità. Questo è un servizio depotenziato rispetto alla lungodegenza e soprattutto, gravissimo, a Pagamento dopo 30 giorni!

Si tratta di una deriva privatistica dei servizi sanitari che la Lega vuole attivare in tutto il Veneto, o comunque “a carico del portafoglio della famiglia”: una scelta che mortifica il diritto alla cura e all’assistenza e soprattutto il senso della sanità Pubblica, che dovrebbe essere a servizio anzitutto dei più deboli! Il povero, la famiglia con redditi bassi, l’anziano con la pensione minima o a carico dei figli, magari precari, non potrà più avvalersi dei servizi gratuiti di assistenza che la lungodegenza consentiva.
CÈ UN PROBLEMA, È QUELLO DI GARANTIRE IL DIRITTO ALLA CURA: VI SEMBRA UNA SANITÀ RISPETTOSA, QUALITATIVA QUELLA CHE ESCLUDE I POVERI E AVVANTAGGIA I RICCHI?
A questo aggiungo: Noventa è un ospedale del territorio, classificato di Base dalla giunta leghista. Almeno, se la Lega (Ex-Nord) vuole contrarre le funzioni acute dell’ospedale, attivino almeno un servizio di ambulatori specialistici completi, per far sì che chi abita a Campiglia o a Pojana non debba andare a Vicenza, Lonigo o addirittura a San Bonifacio (Verona) per una visita specialistica o, come sempre più spesso accade, andare dal privato, alla faccia del servizio sanitario pubblico. Se vogliono implementare la chirurgia con una specializzazione in chirurgia oculistica, almeno ci sia un ambulatorio di oculistica. Si tratta di coerenza e rispetto dei cittadini.

2. Week Surgery

La trasformazione della chirurgia in Week Surgery significa farla lavorare dalla mattina del lunedì alle 20.00 del venerdì, con interventi programmati: dovrebbe lavorare a pieno ritmo, per avere un senso,  per 5 giorni deve avere una programmazione continua di interventi e di degenze brevi o in day hospital (es. Calcoli, ernia inguinale, melanoma, cisti…).
Invece sapete quante sono le sedute previste per il mese di maggio a Noventa?
11, per tutto il mese! 
Ma ci rendiamo conto? È una contrazione gravissima dell’attività, certificata nella sua operatività e qualità ormai da 4 anni di Week surgery. Una storia che si vuole rinnegare perché evidentemente non si è in grado di spendere soldi ed energie per garantire giuste condizioni di assunzione per nuovi anestesisti e medici specialisti, che scappano dai nostri ospedali e dalla nostra regione ormai. 
Una scelta di contrazione dell’attività che mortifica i professionisti che hanno scelto di rimanere a lavorare o di accettare la mobilità,  spendere ore straordinarie per garantire i servizi dell’ospedale di Noventa, proprio per garantirne l’operatività e certificare la qualità. Per amore insomma di un territorio che merita scelte chiare e servizi adeguati.

3. Le emergenze

I traumatizzati in incidenti, le urgenze come una peritonite o simili non potranno essere operati a Noventa ma verranno trasferiti a Vicenza: 42 km di distanza, una sola ambulanza a disposizione, non medicalizzata.
Come si farà a trasferire un incidentato grave, un paziente con insufficienza respiratoria e assistere urgenza per attacco cardiaco con solo un mezzo, nel vasto territorio berico?
Sapete chi sale in ambulanza? Solo l’anestesista di Guardia che è l’unico con l’esperienza e la preparazione per gestire, stabilizzare e destinare  le emergenze ad Arzignano o Vicenza.
Perchè? Il weekend e la notte in tutto l’ospedale, rimangono solo 3 medici: quello del reparto di Medicina (che segue da solo ben 48 posti letto), il medico per le emergenze in Pronto Soccorso, specialità recente e quindi non hanno ancora l’esperienza sufficiente, per questo gli aspetti più complessi e rischiosi ricadono sull’anestesista di turno, solo.

4. Gli anestesisti

Ed è proprio su questa figura, l’anestesista, che faccio il mio ultimo focus per Noventa.
Gravissimo è in fatto che dei 9 anestesisti richiesti per i servizi ed i turni a Noventa, al momento sono solo 4 quelli assunti per questo ruolo.
Gli altri 5 come vengono coperti? Con straordinari da parte degli anestesisti di buona volontà di altri ospedali della nostra Ausl (di Vicenza insomma), oppure con anestesisti in Partita Iva, magari appena andati in pensione: quanto costano, mi domanderete… ve lo dico subito: ben 1.000 euro a turno di 12 ore!
In un mese, insomma, guadagnano più di 13.000 euro, non poco, eh, per le casse pubbliche, visto che a confronto un anestesista dipendente guadagna di media 2.500 euro al mese. Ci rendiamo conto dell’assurdo?
NB: Questi professionisti, inoltre, vivranno in tutta la nostra Ulss Berica una gravissima situazione, a causa di scelte politiche deleterie, per nulla utili al paziente e al professionista. Su questo aspetto nei prossimi giorni vi aggiornerò.

Tirando le somme!

Insomma, Noventa e l’ampia area Berica che serve, è un territorio che a causa delle schede ospedaliere (atto politico che indica il futuro degli ospedali) e delle incongruenze organizzative della sanità veneta e della nostra Ausl, paga davvero un prezzo altissimo in termini di servizi offerti e di sicurezza.
La strada da percorrere per correggere questa condizione è: implementare i servizi ambulatoriali, il servizio di pronto soccorso e le ambulanze medicalizzata, un ospedale di comunità realmente pubblico e gratuito, ma soprattutto garantire assunzioni di professionisti a condizioni rispettose e l’operatività dei servizi offerti dall’ospedale.
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3 risposte a “Ospedale di Noventa, la Regione riduce i posti letto e non solo!”

  1. Ho letto, sono tra l’arrabbiato e l’incredulo, sempre e maggiormente mi chiedo come facciano certi cittadini-utenti a votare ancora Lega. Sembra che loro si sentano “immuni” e talmente sani da non averne bisogno e quindi a difendere la “salute e la sanità” PUBBLICA a prescindere dal credo politico. Grazie per il tuo impegno, ciao

  2. L’ospedale di Noventa vic. deve essere al completo delle funzioni ,in quanto si trova in un punto nevralgico territoriale ,spero che l’amministrazione comunale di Noventa vic. si prenda a cuore questo problema .
    La popolazione sta invecchiando sempre più e con meno risorse economiche ,questa è la vera sfida politica ,speriamo in bene……..

    • Hai perfettamente ragione, Mario! grazie della condivisione: continuo a vigilare e proporre, sorvegliando ogni scelta.

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