La mia preoccupazione l’avevo già condivisa durante la discussione sulla Riforma della Sanità del Veneto: LA PRIORITA’ DEVE ESSERE GARANTIRE E IMPLEMENTARE I SERVIZI SOCIALI E SANITARI, NON GLI UFFICI DELLE ULSS!
E i miei timori si sono materializzati nel leggere dei preoccupanti tagli nel riparto provvisorio del Fondo Sanitario Regionale: all’inizio sembrava fossero 60 milioni in meno nel 2017 rispetto al 2016, poi una rettifica della Giunta ci corregge: LA SFORBICIATA AMMONTA A BEN 132 MILIONI DI EURO!!!
Tante battaglie in aula e titoloni di giornale per la vittoria per le province di Venezia e Vicenza che terminano la Riforma Sanitaria, con 2 ULSS ciascuna, a discapito delle altre provincie (di serie B), e ora ci ritroviamo con una SANITA’ DEL VENETO MORTIFICATA: MOLTI MENO SOLDI PER LE NOSTRE CURE, GLI ESAMI, L’ASSISTENZA, LE OPERAZIONI!
DOVREBBE ESSERE QUESTO IL RISULTATO DELLA RIFORMA SANITARIA? Festeggiare perchè si garantiscono gli uffici vicino a casa, per poi tagliare le risorse per i servizi sociali e sanitari.
COSA ACCADRA’ NELLA PROVINCIA DI VICENZA?
Inizialmente avevamo calcolato un preoccupante taglio di 3,7 milioni per la nuova ULSS BERICA e addirittura di 6 milioni di euro per l’ULSS PEDEMONTANA, quella voluta fortemente da una parte della maggioranza durante la discussione sulla Riforma della Sanità!
Ma questa sembra una dolce rinuncia, alla luce della GRAVISSIMA RETTIFICA della Giunta del Veneto che, bacchettando i Consiglieri che avevano denunciato i tagli, forniscono dei dati che però feriscono ancora più profondamente i Veneti: ADDIRITTURA 9 MILIONI IN MENO PER L’ULSS PEDEMONTANA E 13 MILIONI IN MENO PER L’ULSS BERICA!!!
Immagino lo sguardo stupito e amareggiato di chiunque verifichi questo riparto: una doppia, pesante, sforbiciata, con le quote capitarie che sono state inoltre assegnate senza l’approvazione della Quinta commissione consiliare. E in Consiglio abbiamo chiesto di ritirare subito la delibera.
È la conferma che la battaglia per avere due Ulss in provincia di Vicenza rispondeva a logiche politiche e non aveva niente a che vedere con i servizi per i cittadini, visto che con questi tagli sarà inevitabile la revisione dei servizi offerti ai cittadini: le quote capitarie per le nostre due ulss sono troppo basse, saranno di 26 euro in meno (vedi tabella sotto).
Ma allora cosa accadrà in futuro, se la Giunta vuole effettuare una taglio orizzontalecosì doloroso per appianare i debiti delle Ulss in rosso, senza andar a vedere dove sono gli sprechi o i debiti dei project financing? Dovremo temere continui tagli dei servizi? Dovremo temere la futura, preoccupante revisione di tutte le schede sanitarie, di ogni ospedale?
La battaglia sarà dura: “accentrare” sembra essere la parola d’ordine. MA CHE FINE HA FATTO LA LEGA FEDERALISTA?
Attendo le vostre considezioni, scrivimi@cristinaguarda.it
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