Artigianato Veneto – In commissione il piano interventi: prime valutazioni

4 Giugno 2019
Scuola e Lavoro

Dalla Legge sull’Artigianato, approvata il 2 ottobre dello scorso anno,di cui ne sono stata orgogliosamente correlatrice, arrivano le prime delibere attuattive.

Il settore dell’artigianato Veneto che ha visto scomparire 20.000 aziende negli ultimi decenni ed è per questo che servono azioni decise e mirate. In Veneto Artigiano è tradizione, know how, cultura e scuola. Ha un elevato ruolo economico e sociale, ma è anche dotato si una grande capacità innovativa e va supportato.

Le imprese artigiane sono il 29% del nostro tessuto imprenditoriale e quindi possiamo comprenderne l’importanza anche per l’occupazione: se cresce l’impresa artigiana si supportano le famiglie venete che ci lavorano e creano nuovi posti di lavoro.

 

Il piano interventi

L’articolo 17, comma 1, stabilisce che la Giunta regionale, sentite le associazioni di rappresentanza dell’artigianato e la competente commissione consiliare,  individui gli ambiti prioritari, i settori e le tipologie di interventi a sostegno delle imprese artigiane.

Ora è il turno del passaggio in commissione, prevedendone la valutazione delle diverse forme di intervento previste a favore delle imprese, identificando in particolare tre ambiti d’azione fondamentali:

  • semplificazione amministrativa;
  • strumenti agevolativi a favore delle imprese, suddivisi tra interventi rivolti alla generalità delle imprese artigiane e interventi specifici per i maestri artigiani e le botteghe scuola;
  • promozione del sistema dell’artigianato veneto.

 

Nel  dettaglio,  agli  articoli  17  e  18,  la  legge  regionale  n.  34  del  2018  contiene  disposizioni  destinate  ad individuare appositi interventi a favore delle imprese artigiane. In particolare, le previsioni di tali articoli sono volte:

  • ad incentivare il ricambio generazionale, nonché la nascita di nuove imprese e il consolidamento di quelle  esistenti;
  • a  valorizzare  la  realizzazione  di  progetti  di  digitalizzazione  dei  processi  produttivi  e organizzativi aziendali e di innovazione tecnologica;
  • a valorizzare i prodotti dell’artigianato veneto, per  renderli sempre  più  competitivi  e  idonei  a  conquistare  quei  mercati  dove  si  affacciano  consumatori sempre più esigenti, protesi a guardare con attenzione alla qualità delle materie prime e del prodotto finale.

 

Il fondo a disposizione

Per il perseguimento di tali finalità è prevista, all’art. 18, l’istituzione del “Fondo per lo sviluppo dell’artigianato Veneto”, il quale disporrà, nella fase iniziale, di una dotazione pari a 20 milioni di euro, di cui 1,3 milioni di euro per il sostegno alla formazione imprenditoriale e  l’aggiornamento professionale degli imprenditori artigiani e 18,7 milioni di euro per le varie forme di incentivo previste dalla legge a favore  delle imprese artigiane.

 

Di seguito vi condivido il piano e se sei un artigiano e volessi darne un occhio e riferirmi il tuo feedback, ne sarei felice.

“Interventi a favore dell’Artigianato”

 

Alcuni dettagli sulle misure

Per quanto riguarda soprattutto gli interventi, vorrei riassumervi due linee di intervento:

la Linea A – Interventi rivolti alla generalità delle imprese artigiane, un  insieme  di  strumenti  agevolativi,  da implementare in funzione e nei limiti delle risorse disponibili, finalizzati in particolare a:

  1. Processi di digitalizzazione;
  2. Passaggio generazionale;
  3. Credito e finanza;
  4. Nuova imprenditorialità;
  5. Innovazioni di prodotto e di processo e innovazione organizzativa.

Linea B – Interventi specifici per i maestri artigiani, “le imprese nelle quali opera un maestro artigiano possono essere individuate come bottega scuola e riconosciute, nel rispetto della norma vigente, anche nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro”, anche se manca la delibera di attuazione per il riconoscimento di “maestro artigiano” e l’attivazione della “bottega scuola”, che arriverà presto, ma per questa misura si prevederanno dai progetti di riduzione dell’IRAP, all’attivazione di tirocini e locali destinati alla bottega scuola.

Non si può che concludere con interventi per la promozione che andranno dall’internazionalizzazione al turismo industriale.

 

Concludendo

Siamo sulla strada giusta. Dopo anni di stasi, il settore del nostro artigianato venete meritava un restyling legislativo. Una piccola nota la possiamo fare sul ritardo, visto che probabilmente questa legge sarebbe dovuta  arrivare già negli anni della crisi finanziaria per aiutare le aziende, ma ora c’è e pure la collaborazione unanime in consiglio.

La dotazione finanziaria inizia con 20 milioni dal 2019 al 2023, sufficienti per iniziare, anche se credo che per qualche misura dovrebbero essere alzati, come per la digitalizzazione. Ma non possiamo essere sempre negativi, in corso d’opera si possono fare delle variazioni.

Felice che da correlatrice alla legge, passiamo finalmente ai fatti, soprattutto perché negli ultimi 10 anni i finanziamenti all’artigianato hanno solo portato “sollievo” ad alcune aziende, ma non ne hanno contrastato la chiusura.

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