#ImpresaVeneta – Maurizio Pellegrin, Confartigianato Barbarano Vicentino
Dopo aver approfondito le dinamiche degli artigiani della fascia pedemontana dell’alto vicentino, con la mia ultima tappa da Franco Marcon a Marostica, ho incontrato Maurizio Pellegrin, Vice Presidente Di Confartigianato Vicenza, nel Mandamento di Barbarano Vicentino.
CONOSCERE IL TERRITORIO E ASCOLTARE CHI E’ IN PRIMA LINEA
L’area compresa tra i Berici e gli Euganei si è sempre distinta nella nostra provincia per essere, assieme al Basso Vicentino, il nostro polo provinciale con una forte tradizione agricola.
Come in tutte le aree provinciali, lo sviluppo dell’artigianato è strettamente e direttamente proporzionale alle peculiarità del territorio in cui nasce.
ma anche alle nelle realtà legate all’edilizia residenziale e ai servizi alla persona, su cui questi Comuni hanno dovuto scommettere per evitare il rischioso spopolamento delle zone agricole per le aree industriali e cittadine, rispondendo alla preponderante esigenza di benessere manifestata negli ultimi decenni del XX secolo.
Così le imprese artigiane si sono sviluppate nelle esigenze delle aree artigianali legate alle lavorazioni e trasformazioni dei prodotti agricoli, ma anche nelle realtà legate all’edilizia residenziale e ai servizi alla persona, su cui questi Comuni hanno dovuto scommettere per evitare il rischioso spopolamento delle zone agricole per le aree industriali e cittadine più grandi, rispondendo alla preponderante esigenza di benessere manifestata negli ultimi decenni del XX secolo.
Ora però, l’artigianato di questo territorio soffre, anche più degli altri, soprattutto se lo analizziamo in questo periodo di stagnazione Post-crisi, dove ne ha risentito in particolare il comparto edile. Le lottizzazioni edificabili, pianificate dai comuni, rimangono prati ora che le risorse finanziarie scarseggiano e molti sono i capannoni sfitti, costruiti negli anni passati su quei terreni che un tempo erano sfruttati (di proprietà o d’affitto) dal comparto agrario.
INCONTRO CON MAURIZIO PELLEGRIN – Vicepresidente Confartigianato Vicenza e rappresentante provinciale del sistema CASA
Per comprendere i limiti, le criticità e le necessità di questi luoghi, ho incontrato nella sua azienda Maurizio Pellegrin, vicepresidente di Confartigianato Vicenza e rappresentante provinciale del sistema CASA.
Presente sul mercato sin dal 1974, l’azienda “Pellegrin Maurizio Installazioni Elettriche” esegue installazioni elettriche industriali e civili, videocontrolli, impianti antincendio, impianti d’allarme e automatismi in genere.
L’azienda, nel tempo, si è specializzata nell’impiantistica degli stabilimenti avicoli. La filera avicola richiede specifici requisiti a cui l’azienda a saputo organizzarsi: dalla manutenzione ordinaria alla veloce reperibilità in caso di guasti (pensiano ad esempio alle conseguenze se gli incubatori di uova si spengono o agli impianti di ventilazione del pollame se si fermano), ma soprattutto richiede garanzie e professionalità per la sicurezza sanitaria, in quanto negli allevamenti, qualsiasi lavoro va eseguito sotto i protocolli della normativa sanitaria per evitare contaminazioni esterne (aviaria docet).
Oltre alla sua azienda, Maurizio Pellegrin pensa agli imprenditori dell’aree e come lui stesso afferma, “avere una storia alle spalle aiuta in questo momento di crisi”, ma allo stesso tempo si aspetta una risposta dalla politica per il bene di tutti: se da un lato non si tornerà più al sistema economico di 10 anni fa, devono partire una serie di azioni sulla ristrutturazione, passando per la riqualificazione e l’ammodernamento edilizio, fino alle fonti rinnovabili.
GLI INPUT RACCOLTI DAL TERRITORIO
Rete tra imprese: si sono instaurati rapporti di fiducia tra imprenditori della zona, delle vere e proprie reti di impresa autonome. La tipologia di sviluppo dell’artigianato nell’area non permette alle imprese di fare grandi investimenti nè di assumere, perché c’è poca fiducia sulle prospettive del futuro. Gli artigiani quindi si sostengono a vicenda: quando un’impresa ha un surplus di richiesta di comande, si chiama un’altra impresa in supporto. Questo sistema permette a tutte le imprese di sopravvivere, ma soprattutto a non lasciare a casa nessun dipendente: questi sono gli imprenditori veneti!
Valdastico Sud: un’arteria attesa da anni, ma arrivata troppo tardi! La Valdastico Sud era il prolungamento della Valdastico che avrebbe dovuto garantire lo sviluppo delle aree agricole fino a Rovigo. Punto fermo era anche il miglioramento della viabilità locale a beneficio dei costi d’impresa, che ha sempre risentito della strozzatura del traffico in riviera Berica, verso la A4, ma che purtroppo è stata terminata dopo la crisi e con tutte le conseguenze che si sono create, in primis per l’ambiente. Dai progetti sulla viabilità alla loro realizzazione passano troppi tempi e purtroppo la politica ne ha completamente colpa.
LE PRIORITA’ DEL TERRITORIO RICHIESTE DAGLI ARTIGIANI
Banda Larga: non possiamo nel 2016 attendere ancora. A molte aree artigianali e industriali mancano di servizi, quale la Banda Larga. Le imprese hanno bisogno della connettività veloce perché è sinonimo di competitività. Ad esempio, tutta la nuova zona artigianale di Mossano, dove ha l’azienda anche Maurizio Pellegrin, attualmente è priva della rete internet, quindi ha dovuto attrezzarsi autonomamente con una la connessione indipendente tramite antenna radio. Nel vicentino molte sono le aree ancora isolate.
Domotica: un’innovazione dal duplice aspetto che può incrementare i lavori di ristrutturazione verso l’innovazione. Primo, la centralizzazione del controllo di una casa residenziale aiuta a controllare e razionalizzare i consumi energetici sia di corrente elettrica che di gas, oltre ad aumentarne il nostro confort. Secondo, una casa con impianto domotico può dare veramente un aiuto ai nostri familiari anziani, a cui eviteremo sforzi pesanti (dalla pratica giornaliera per alzare e abbassare le tapparelle, magari dovendo fare le scale in una casa a due piani). Potremmo controllere a distanza, grazie alla digitalizzazione remota, il funzionamento di caldaie, gas e acqua, i dispositivi di sicurezza nella casa che ci segnaleranno in maniera attiva le emergenze. Un sistema dunque che ci potrà tranquillizzare nei confronti dell’anziano genitore che magari vive da solo. In poche parole, fare entrare in casa l’innovazione ci farebbe risparmiare sullo spreco energetico (minore spesa pubblica sulla produzione di energia) e l’anziano potrà rimanere nella sua casa per un tempo più lungo (minore spesa pubblica sulla sanità), senza dimenticare che sarebbe una misura per aiutare l’economia del settore CASA, se introdotta nel PIANO CASA.
Se siete di questo territorio e volete aggiungere altre priorità scrivetemi a scrivimi@cristinaguarda.it
L’IMPRENDITORE CIVICO: NON SOLO PER L’IMPRESA MA PER IL TERRITORIO
Parlando con Maurizio, con suo figlio Mauro e i suoi dipendenti, ho potuto ascoltare non solo le necessità dell’artigianato locale, ma anche la loro attenzione civica verso le politiche del territorio in cui vivono. In primis le piste ciclabili e le ciclovie, che con lo sviluppo del turismo rurale, possono veramente portare sviluppo e lavoro nei territori rurali, basti pensare alla pista ciclabile non come una semplice corsia cementata ma come un percorso attrezzato: bici grill, aree di ristoro, punti di riparazione, apertura di punti di pernottamento… La vicinanza di questi territori alla ciclovia Treviso-Ostiglia può veramente essere una risorsa, utile alle amministrazioni comunali ma che la Regione deve coordinare, perché non capiti di vedere illuminazioni assenti in certi comuni o asfaltature differenti: ciò accade perché manca un coordinamento dall’alto.
Credo che la politica debba rinnovarsi, interpretando i cambiamenti che vengono dal territorio e comprendendo che le battaglie di bandiera non rappresentano i cittadini nella vita quotidiana e nei problemi che gli imprenditori affrontano quotidianamente.
Le aziende agiscono e si evolvono. E la politica? E’ un passo indietro?
Se avete proposte su queste tematiche o non vi piace qualcosa che ho scritto, non fatevi degli scrupoli e contattatemi: scrivimi@cristinaguarda.it
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