Sicurezza sul lavoro – Un’interrogazione su “Quali azioni della Giunta?”
Continuano le morti bianche in Veneto: terzo infortunio mortale in 5 anni alla Agrifung di Trevignano (TV); un’operaio muore all’interno della fabbrica-dormitorio a Lonigo (VI).
“A Lonigo, viveva in fabbrica. È mancato per un malore un lavoratore e il proprietario ha dichiarato che non ha nessun commento da fare.
Un altro lavoratore dichiarava “eravamo 18 a vivere in due appartamenti ricavati sopra la fabbrica. In una stanza c’erano i letti a castello e nell’altra dovevamo arrangiarci per cucinare e mangiare. In fabbrica, poi, si doveva lavorare senza limiti di orario e in condizioni in cui non ci sentivamo sicuri”.
“A Trevignago, muore autotrasportatore schiacciato da una pala”
Questi primi mesi dell’anno sono tristi: troppi morti sul lavoro in Veneto. Dopo una mozione approvata all’unanimità l’anno precedente, con i colleghi Ruzzante e Bartelle, presentiamo l’interrogazione “Terzo infortunio mortale in 5 anni alla Agrifung di Trevignano (tv), un’operaio muore all’interno di una fabbrica-dormitorio a Lonigo (vi). quali azioni della giunta regionale in attuazione del “piano strategico per il consolidamento e il miglioramento delle attività a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”.
Secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna gli infortuni mortali nei luoghi di lavoro del Veneto, dall’inizio dell’anno alla data odierna, sono 15.
Queste situazioni inducono obbligatoriamente a 2 riflessioni:
1. Ci sono condizioni di grave povertà sul nostro territorio che costringono lavoratori ad accettare condizioni svantaggiate e illegali pur di guadagnare qualcosa. Caporalato, povertà e abusi sono all’ordine del giorno anche nel nostro territorio e ciò mortifica non solo i lavoratori, ma tutti coloro che si impegnano a svolgere al meglio e nel rispetto della legge il proprio lavoro.
2. queste situazioni sono sintomatiche di una condizione di irregolarità diffusa che pare caratterizzare il sistema delle imprese del Veneto, a discapito dei molti imprenditori onesti che pur sommersi da burocrazia e obblighi, svolgono nel rispetto delle professionalità con cui realizzano il proprio progetto di impresa!
Per questo avevamo votato all’unanimità una mozione, proposta dal consigliere Ruzzante, con le proposte chiare da parte dei sindacati Fim Fiom Uil, che dichiarò: “Questo è quello che farei, con i colleghi, se fossi al posto di questa giunta: credo sia buon senso e rispetto per quei lavoratori di buona volontà che devono essere tutelati!”
Ad un anno di distanza temiamo che l’impegno votato dal consiglio non sia stato garantito e, sollecitati da questi gravi eventi, abbiamo chiesto aggiornamenti a riguardo dell’attuazione della nostra proposta.
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