Lega abusa della parola ‘autonomia del Veneto’ e poi gioca alla spartizione delle poltrone nei CdA
Partecipate pubbliche
Visto che la Lega, spaccia sempre in conferenza stampa la parola ‘Autonomia’ e la volontà di volerne sempre di più, perché poi svende le multiutility venete alla Regione Lombardia, come accaduto per le strade regionali cedute alla gestione statale di Anas?
E’ autonomia accodarsi alla Lombardia, ad occhi chiusi?
Autonomia o indipendenza quindi, solo quando si parla di chiedere il voto ‘cieco’ dei veneti, ma poi la Lega si dimostra di essere solo un partito nazionale, più attento alla spartizione dei posti nei CdA piuttosto che a progettare una gestione a vantaggio dei Veneti e delle nostre piccole e medie imprese.
Vi sembra normale che un Presidente di Regione che vuole autonomia anche sui temi energetici, non abbia mai presentato alcun progetto per la distribuzione agevolata, a misura di famiglia ed imprese?
E’ vergognoso assistere oggi, a queste svendite, sapendo che la Regione del Veneto, avrebbe potuto alleggerire dalle spalle della gente comune, il peso della fornitura di elettricità, gas, ecc.
Si ravvisa la necessità di un piano regionale di rilancio, che possa garantire livelli e condizioni contrattuali, senza affidarsi a piani industriali, che come ci insegnano le ultime esperienze nazionali, non rappresentano la bibbia per alcuni amministratori e manager!
Noi Veneti come ci poniamo di fronte a queste situazioni?
I veronesi si facciano sentire e i vicentini inizino a porsi le domande, perché già che l’A.D. nel piano industriale, sia scelto e controllato dalla a2a lombarda, che pesa meno in termini di entrate a bilancio, è un elemento che la dice lunga: il decisore di tutto, di una società lombarda che ha investitori stranieri. I Veneti non contano per la Lega.
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