Montagna veneta – la Regione la metta al riparo dalla crisi post lock down

21 Maggio 2020
Territorio

Ho lanciato un appello con i Colleghi Ruzzanti e Bartelle, a favore del ripopolamento della montagna vicentina, veronese e bellunese.

Dal 1994 è previsto che le regioni possano attivare incentivi finanziari e premi di insediamento, sia abitativo che imprenditoriale, per chi si trasferisce nei comuni montani. La legge nazionale sui piccoli comuni, datata 2017, lo conferma, ampliando il ragionamento alle realtà rurali in generale. Quindi, che sia montagna vicentina, veronese, trevigiana o bellunese, la Regione deve fare la sua parte.


C’è un lavoro enorme da fare sul fronte del riequilibrio insediativo ed economico e il recupero dei centri abitati di montagna: occorre fare in modo che questa crisi si trasformi in opportunità per chi voglia trasferire la propria residenza e dimora abituale in montagna.

E non ci sono alibi, dato che ben due leggi prevedono la facoltà di proporre incentivi per chi decide di trasferirsi in montagna. Ed allora chiedo al Governo del Veneto di attuare quanto già delegato da Roma.

Sarebbe una bella notizia se l’autonomia tanto praticata a parole, iniziasse anche ad essere praticata nei fatti proprio dalla nostra montagna: insomma, per la politica leghista è l’occasione per superare la retorica olimpica di Cortina per adagiarsi su quelle che sono le esigenze di chi vive in montagna, mantenendo la montagna viva.


La paura del contagio si sta lentamente allontanando dai nostri territori e speriamo che non torni più, grazie al rispetto delle indicazioni di medici ed esperti. Ma come accade dopo un intenso bombardamento, anche dopo questa vicenda sanitaria e mediatica, al diradarsi della polvere si vedono le macerie. E il rischio è che la crisi, che coinvolgerà tutti gli strati della popolazione e tutte le articolazioni territoriali del Veneto, colpisca più duramente la montagna veneta.

Per questo ho chiesto un impegno concreto e rapido alla giunta Regionale perchè si attivi nei tempi più rapidi, introducendo misure ed incentivi efficaci ai fini degli insediamenti nelle zone montane.


Sarebbe la prima volta dopo tanti anni che questo avverrebbe, poichè giova ricordare che le iniziative fino ad ora attivate, non prevedono appunto questi incentivi.


Venezia, 21 maggio 2020

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